Sergej Vasiliev, vincitore del World Press Photo, arriva a Firenze con i suoi scatti nella prima mostra antologica dedicata a lui in Italia.
Con la sua macchina fotografica, Sergei Vasiliev ha raccontato una Russia senza precedenti, documentando per oltre 40 anni la vita delle città degli Urali come Chelyabinsk, dove ha iniziato a lavorare come reporter in un giornale locale.
È uno dei più importanti fotoreporter dell'ex Unione Sovietica, che ha immortalato le notizie e ritratto gli abitanti, entrando nelle carceri più dure del paese per raccontare dei criminali tatuati. Le sue immagini sono uno sguardo penetrante nella quotidianità dell'ex Unione Sovietica: prigionieri, donne incinte, ginnaste, il disastro Ufa. È la nuda, vera storia del popolo russo, scrutata e indagata per comporre una cronaca avara nei colori e di grande impatto.
La mostra "Sergej Vasiliev: uno squardo indiscreto sull'URSS sconosciuta"si terrà dal 23 giugno al 4 ottobre presso il Semiottagono delle Murate, luogo molto suggestivo, ex monastero divenuto caserma militare e poi struttura di detenzione fino alla metà degli anni '80.
La mostra è promossa e organizzata dall'Associazione Amici del Museo dell'Ermitage insieme a MUS.E, MAD Murate Art District, Museo Sergej Vasiliev di Čelyabinsk.