Il patrimonio religioso fiorentino e prospettive future di inclusione

Firenze è rinomata per il suo patrimonio culturale rinascimentale, meno noto è il fatto che la città è caratterizzata da una vita religiosa straordinariamente ricca e plurale. Accanto alle chiese cristiane, ebrei, musulmani, buddisti, indù e altre minoranze religiose chiamano Firenze la loro casa.

La presenza di queste minoranze arricchisce la società, ma pone anche l'importante questione dell'uguaglianza e dell'inclusione che svolgono un ruolo importante nel promuovere la stabilità e la pace politica e sociale. È necessaria una migliore comprensione delle cause della discriminazione nei confronti delle minoranze al fine di mettere in atto politiche e pratiche efficaci.

Perciò, la creazione di strumenti e competenze è di fondamentale importanza per contrastare i pregiudizi, per promuovere l'inclusione sociale a beneficio della società nel suo insieme. È necessario mettere in atto azioni e iniziative che possano diventare strategie efficaci per la coesione sociale, l'uguaglianza e la non discriminazione.

Good World Citizen parteciperà ad un convegno organizzato dalla Scuola Normale Superiore e dalla Scuola Superiore Sant'Anna insieme all'Associazione Confluenze. Parteciperanno anche istituzioni come l'Università di Firenze, l'Istituto Universitario Europeo e il Comune di Firenze. Partecipano anche la Florence School of Dialogue e alcune organizzazioni che operano nell'area del dialogo interculturale e interreligioso.

Questo convegno si propone di determinare le prospettive future a Firenze per quanto riguarda la promozione del pluralismo religioso e l'inclusione delle minoranze religiose. Ciò avverrà, innanzitutto, ascoltando le voci di quelli che già operano in questo senso a Firenze. Verranno presentati i principali modelli e le migliori pratiche fino ad oggi realizzati nel contesto fiorentino. Particolare attenzione sarà data allo sviluppo e alla formazione delle competenze e anche alle future generazioni di cittadini.

La proposta finale della conferenza è quella di stabilire un coordinamento che faciliti il ​​dialogo, la cooperazione e lo scambio di conoscenze, metodologie e buone pratiche tra i vari attori che operano nel campo della promozione del pluralismo e dell'inclusione religiosa.

it_ITItaliano